04 Set Vita personale
Direi che la vita personale/familiare abbia avuto un impatto prioritario. Con Rita abbiamo cominciato a viaggiare insieme nel lontano 1980 (Messico e Guatemala). E’ innegabile che con lei si siano ‘amplificate’ la mia curiosità e voglia di conoscere. Non c’è stato viaggio importante che non abbiamo condiviso in ogni dettaglio e gustato insieme. Sopportando anche disagi, con la serenità e l’equilibrio che la hanno sempre caratterizzata. Io fotografavo e lei scriveva nei suoi diari di viaggio. Nella postfazione di Deserti/Deserts, riferendomi ai diari, dicevo “che un giorno magari utilizzeremo”. E così è stato in Alaska Dreaming, un diario di un viaggio di 18 giorni fatto con la famiglia in macchina da Vancouver all’Alaska e ritorno (guidando lungo la mitica Alaska Highway). La vita di coppia è fondamentale per accrescere e per raggiungere determinati obiettivi, che da soli sarebbero difficilmente realizzabili. E quindi a lei va sempre il mio più profondo ringraziamento.
Un pensiero ai nostri figli Stefano e Alberto. Sono sempre stati con noi, fin da piccoli. Credo si siano abituati a viaggiare. Non li lasciavamo mai a casa. Uno di loro da piccolissimo odiava viaggiare. Teneva sua madre per mano per ore – obbligandola spesso a sedersi sul sedile posteriore della macchina – e chiedeva ininterrottamente ‘quando arriviamo’… Ora gira il mondo. Sono certo che abbiamo trasmesso ad entrambi il gusto di viaggiare e di conoscere altre realtà ed altre persone. Alberto a 16 anni ci ha comunicato che voleva fare il penultimo anno del liceo egli Stati Uniti. Ha fatto tutto lui. Stefano ha sviluppato una sua passione per la fotografia, e ha fatto la sua prima mostra a Roma.
Insieme a Stefano abbiamo pubblicato Nature and Man dove l’opera dell’uomo e le meraviglie della natura sono messe a confronto, con il pensiero di fondo (mio) che la natura abbia già fatto tutto e sia di fatto – se si è in grado di coglierla – l’ispirazione di architetti e artisti. E chissà che l’esperienza non si possa ripetere…