ITALIA 20 LUGLIO 2022

Una data che in Italia rischiamo di ricordare a lungo come un ulteriore esempio di assoluta cecità politica. Piccoli interessi di bottega rispetto agli interessi di un paese in grave difficoltà. In un momento di crisi gravissima, dopo oltre due anni di pandemia ed una guerra sul suolo ucraino di cui non si vede la fine e soprattutto gli sviluppi, in una situazione economica difficile, con una inflazione galoppante e con un’ampia fiducia in parlamento solo pochi giorni orsono, oltre che con un gradimento altissimo nella popolazione, alcune forze politiche hanno deciso di staccare la spina all’attuale governo. Nonostante i tantissimi appelli della gente comune, della Chiesa, del mondo delle associazioni, della Conferenza dei Rettori, donne e uomini delle professioni sanitarie e tutte le relative associazioni che hanno ricordato la battaglia di prima linea contro il Covid-19, il mondo delle imprese, 1861 sindaci che hanno sottoscritto l’appello al Presidente del Consiglio ad andare avanti, manifestazioni in diverse città d’Italia con un unico fine: cercare di far capire alle forze politiche che in questa delicatissima fase che sta vivendo l’Italia, l’Europa e il mondo intero il senso di responsabilità dovrebbe prevalere e che il bene del Paese deve/dovrebbe venire prima degli interessi individuali e degli egoismi. Per non parlare delle preoccupazioni che le cancellerie di tutto il mondo occidentale hanno chiaramente espresso. Il messaggio di tutti era quindi chiaro: il governo guidato da Mario Draghi doveva proseguire nella sua opera.

Nulla di tutto questo è accaduto e il 20 luglio tre partiti della maggioranza non hanno votato la fiducia al governo costringendo il Presidente Draghi a rassegnare le dimissioni e spingendo il paese – in questa fase difficilissima – ad elezioni anticipate a fine settembre. Per chi conosce meno la situazione italiana (penso ai tanti colleghi/amici fuori dall’Italia), vale la pena ricordare che in ogni caso si sarebbe votato a fine legislatura nella primavera del 2023.

Chiaramente una manovra anti-Draghi, uomo dal curriculum di prestigio indiscusso, conosciuto e stimato in tutto il mondo e che aveva in poco tempo ridato credibilità internazionale all’Italia. Mentre rivedevo quanto scritto ho letto un sarcastico e totalmente condivisibile commento di un discendente della famiglia Agnelli che riferendosi “ai fenomeni che mandano a casa l’italiano più rispettato a livello internazionale” dice che altro non sono che “dei Fantozzi di provincia che come escono dal Raccordo contano meno di zero”. Lascio queste poche righe solo nella versione italiana. Altrimenti dovrei spiegare sia Fantozzi che il Raccordo…

A date that in Italy we risk remembering for a long time as a further example of absolute political blindness. Small shop interests compared to the interests of a country in serious difficulty. In a moment of a very serious crisis, after more than two years of the pandemic and a war on Ukrainian soil whose end is not in sight and above all the developments remain unclear, in a difficult economic situation, with galloping inflation and with an ample parliament trust only a few days ago, as well as with a very high popularity among the population, some political forces decided to pull the plug from the current government. Despite the innumerous appeals of ordinary people, the Church, the world of associations, the Conference of Rectors, women and men of the health professions and all the related associations who recalled the front-line battle against Covid-19, the business world, 1861 mayors who signed an appeal to the Prime Minister to go ahead, demonstrations in various cities of Italy with a single purpose: try to make the political forces understand that in this very delicate phase that Italy, Europe and the whole world is experiencing the sense of responsibility should prevail and that the good of the country must/should come before individual interests and selfishness. Not to mention the concerns that the chancelleries throughout the Western world have clearly expressed. Everyone’s message was therefore clear: the government led by Mario Draghi had to continue its work.

None of this happened and on 20 July three majority parties did not vote their confidence in the government, forcing President Draghi to resign and pushing the country – in this very difficult phase – to early elections that will take place at the end of September. For those who are less familiar with the Italian situation (I am thinking of the many colleagues/friends outside Italy), it is worth remembering that in any case elections would have taken place at the end of the legislature in the spring of 2023.

Clearly a maneuver against Draghi, a man with an undisputed prestigious curriculum, known and esteemed throughout the world and who had quickly restored international credibility to Italy.

Una fecha que en Italia corremos el riesgo de recordar durante mucho tiempo como un ejemplo más de la absoluta ceguera política. Los intereses de la pequeña tienda frente a los intereses de un país en serias dificultades. En un momento de gravísima crisis, tras más de dos años de pandemia y de una guerra en suelo ucraniano cuya evolución nos es incierta y no se vislumbra su final, en una situación económica difícil, con una inflación galopante y con amplia confianza en el parlamento solo un hace unos días, además de con una altísima popularidad entre la población, algunas fuerzas políticas decidieron desconectar al actual gobierno. A pesar de los numerosos llamamientos de la gente común, la Iglesia, el mundo asociativo, la Conferencia de Rectores, mujeres y hombres de las profesiones sanitarias y todas las asociaciones afines que recordaron la batalla de primera línea contra el Covid-19, el mundo empresarial, 1861 alcaldes que firmaron el llamamiento al Primer Ministro para que siguiera adelante, manifestaciones en varias ciudades de Italia con un único objetivo: tratar de hacer entender a las fuerzas políticas que en esta fase tan delicada que vive Italia, Europa y el mundo entero lo que debe primar es el sentido de la responsabilidad y que el bien del país debe anteponerse a los intereses y egoísmos individuales. Por no hablar de las preocupaciones que las cancillerías de todo el mundo occidental han expresado claramente. Por lo tanto, el mensaje de todos fue claro: el gobierno encabezado por Mario Draghi deía continuar con su trabajo.

Nada de esto sucedió y el 20 de julio tres partidos mayoritarios no votaron su confianza al gobierno, obligando al presidente Draghi a dimitir y empujando al país -en esta fase tan difícil- a elecciones anticipadas a finales de septiembre. Para aquellos que están menos familiarizados con la situación italiana (estoy pensando en los muchos colegas/amigos fuera de Italia), vale la pena recordar que, en cualquier caso, se habría votado al final de la legislatura en la primavera de 2023.

Claramente una maniobra anti-Draghi, un hombre con un currículum de indiscutible prestigio, conocido y estimado en todo el mundo y que rápidamente había devuelto a Italia la credibilidad internacional.

C’è da stupirsi? Competenza, curriculum, esperienze sul campo, impegno, capacità, conoscenze professionali (magari internazionali) sono realmente i requisiti che contano maggiormente nel nostro Paese? Anzi, ingenerano invidie e gelosie progressivamente crescenti. In tutti i campi troppo spesso vediamo come siano ben altre le logiche che guidano le scelte e le nomine. Quindi sorprende assai poco che un uomo come Mario Draghi potesse essere indigesto a moltissimi uomini politici senza competenze e senso dello Stato. Si è ripetuto lo squallido teatrino già vissuto con l’elezione del Presidente della Repubblica pochi mesi orsono. Già allora emerse chiaramente come molti non vedessero di buon occhio Draghi al Colle per 7 lunghi anni.

E’ molto triste assistere al crepuscolo della politica, pensando a quanto l’Italia ha offerto nei secoli (millenni) nello sviluppo della cultura, dell’arte, della musica, ecc. Quale altro paese racchiude nel suo piccolo territorio tante bellezze naturali e artistiche? Io sono nato in un piccolo paese che si chiama Wallsend (Northumberland) nel nord dell’Inghilterra non lontano dalla Scozia. Il nome del paese è dovuto al fatto che a Wallsend finiva il Vallo di Adriano, fin lì erano arrivati gli antichi Romani! Difficile non vedere lo stridente contrasto tra la grandezza di Roma antica e la pochezza di chi oggi governa a Roma…

Ho scelto per questa NEWS un po’ a caso 12 immagini dall’Italia. Non c’è una logica. Impossibile in un paese così straordinariamente bello. Trovate la musica (Aida all’interno delle Terme di Caracalla…), tante meraviglie artistiche dalla Sicilia al nord del Paese, e anche uno spunto di manifattura italiana in una delle botteghe del vetro a Murano (oggi in grandissima difficoltà per la crisi energetica). Non ho potuto includere anche esempi delle infinite bellezze naturali. Magari in una prossima NEWS quando avremo un quadro più completo della deriva che il nostro Paese rischia di vivere.

Is there to be surprised? Are competence, curriculum, experience in the field, commitment, skills, professional knowledge (perhaps international) really the requirements that matter most in our country? On the contrary, they generate progressively increasing envy and jealousy. In all fields we too often see how the logics that guide the choices and appointments are very different. It is thus hardly surprising that a man like Mario Draghi could be indigestible to many politicians without competence and a sense of the state. The squalid theater already experienced with the election of the President of the Republic a few months ago took place once again. Even then it became clear that many did not look kindly on Draghi President of Italy for 7 long years.

It is very sad to witness the twilight of politics, thinking about what Italy has offered over the centuries (millennia) in the development of culture, art, music, etc. Which other country encompasses in its small territory so many natural and artistic beauties? I was born in a small town called Wallsend (Northumberland) in the north of England not far from Scotland. The name of the town is due to the fact that the Hadrian’s Wall ended in Wallsend, the ancient Romans had arrived all the way there! It is difficult not to see the striking contrast between the greatness of ancient Rome and the inadequacy of those who govern in Rome today…

I chose 12 images from Italy for this NEWS a bit at random. There is no logic. Impossible, in such an extraordinarily beautiful country. You will find hints to music (Aida inside the Baths of Caracalla …), many artistic wonders from Sicily to the north of the country, and also a cue of Italian manufacturing in one of the glass workshops in Murano (today in great difficulty due to the energy crisis). I could not also include examples of the infinite natural beauties. Maybe in a further NEWS when we will have a more complete picture of the drift that our country is likely to experience.

¿Es de extrañar? ¿Son la competencia, el currículum, la experiencia en el campo, el compromiso, las habilidades, el conocimiento profesional (quizás internacional) realmente los requisitos que más importan en nuestro país? Por el contrario, generan envidias y celos cada vez mayores. En todos los campos vemos con demasiada frecuencia cómo las lógicas que guían las elecciones y las citas son muy diferentes. Por lo tanto, no es de extrañar que un hombre como Mario Draghi pueda resultar indigesto para muchos políticos sin competencia ni sentido del Estado. Se ha repetido el sórdido teatro ya vivido con la elección del Presidente de la República hace unos meses. Incluso entonces quedó claro que muchos no vieron con buenos ojos a Draghi en el Colle durante 7 largos años.

Es muy triste presenciar el ocaso de la política, pensando en lo que Italia ha ofrecido a lo largo de los siglos (milenos) en el desarrollo de la cultura, el arte, la música, etc. ¿Qué otro país contiene en su pequeño territorio tantas bellezas naturales y artísticas? Nací en un pequeño pueblo llamado Wallsend (Northumberland) en el norte de Inglaterra, no lejos de Escocia. El nombre de la ciudad se debe al hecho de que el Muro de Adriano terminaba en Wallsend, ¡los antiguos romanos habían llegado hasta aquí! Es difícil no ver el sorprendente contraste entre la grandeza de la antigua Roma y la escasez de los que gobiernan en Roma hoy…

Elegí 12 imágenes de Italia para esta NEWS un poco al azar. No hay lógica. Imposible en un país tan extraordinariamente hermoso. Encuentren la música (Aida dentro de las Termas de Caracalla…), tantas maravillas artísticas desde Sicilia al norte del país, y también una muestra de la manufactura italiana en uno de los talleres de vidrio de Murano (hoy en gran dificultad por la crisis energética). No llegué a incluir ejemplos de las infinitas bellezas naturales. Tal vez en una próxima NEWS cuando tengamos un panorama más completo de la deriva que nuestro país se arriesga a vivir.